Comunemente definita “voglia”, e correlato ai desideri di cibo della madre durante la fase gestazionale, così intensi da riflettersi sul bambino in macchie più o meno estese sull’epidermide, l’emangioma infantile è una formazione tumorale per la maggioranza di natura benigna.
Gli emangiomi a seconda dell’estensione possono presentare una forma superficiale, profonda o mista.
Tumore non invasivo, volto a sparire con il tempo in modo autonomo, sono rari, infatti, i casi in cui si necessita l’intervento chirurgico.
Emangioma infantile: eziologia
Cosa generi tale fenomeno non è attualmente noto alla scienza, si sono diffuse alcune teorie minoritarie. Alcuni collegano l’emangioma infantile alla presenza di estrogeni nel corpo.
Secondo tale teoria vi sarebbe al momento della nascita una sproporzione evidente tra i livelli di ossigeno presenti nei tessuti, per lo più carenti, e l’eccessiva presenza di ormoni in circolazione nel corpo.
Tale dislivello favorirebbe le lesioni e la conformazione tumorale.
Altre ricerche, invece, ritengono che nell’emangioma infantile incida in qualche modo il tessuto “placentare”.
Indicato in ambito medico con il termine di “neoplasia benigna di origine mesodermica”, l’emangioma infantile è subordinato ad un processo di “proliferazione” delle cellule, che rappresentano il substrato della parete dell’endotelio, ovvero la parte di tessuto sotto alla quale si posizionano i vasi sanguigni.
Il processo di moltiplicazione di queste cellule genera delle lesioni che interessano, appunto, i vasi sanguigni.
Ogni lesione è la risultante di un tot di capillari, naturalmente, maggiore sarà il numero più grande sarà l’estensione della macchia presente sulla cute.
Secondo dati statistici la maggioranza delle lesioni si manifesta nella parte di cute che interessa la testa, il viso o il collo, e in percentuale più bassa in tutte le altre parti del corpo.
Emangioma infantile: le fasi
L’emangioma viene definito infantile in virtù de fatto che le macchie cominciano a comparire subito dopo la nascita.
L’accezione lo distingue dall’emangioma congenito, che, invece come è chiaro dall’etimologia della parola, è presente sulla cute già nel momento in cui il bambino/a viene al mondo.
L’emangioma infantile segue un percorso ciclico composto da: una fase iniziale in cui compaiono le macchie, una fase di sviluppo in cui l’emangioma si accresce, una fase di stasi e, infine, di naturale regressione.
Emangioma infantile: diagnostica
La terapia standard prevede dapprima un processo di diagnostica e, poi, la sottoesposizione a visite periodiche ed esami da parte del bambino/a presso appositi specialisti in materia.
La diagnostica serve solo ad accertare l’estensione del tumore, dato che la presenza è visibile ad occhio nudo, a tal fine vengono effettuati specifici esami come risonanze magnetiche, tac o radiografie.
Nel caso in cui con questi esami risulti ancora incerta la natura del tumore, il medico specialista può richiedere l’esecuzione di una biopsia, prelevando un piccolo strato di cute al fine di analizzarlo in laboratorio.
Emangioma infantile: cure possibili
Come si è detto in prefazione l’emangioma infantile è una forma tumorale che nella maggioranza delle ipotesi regredisce in modo spontaneo, del resto, seppur si tratti di una forma regressiva, in alcuni casi, può generare fastidi fisici, ma soprattutto psicologici.
I bambini in età da scuola potrebbero soffrire della presenza di queste macchie sul corpo ed avere problemi di socializzazione.
A tal fine la ricerca ha portato alla nascita di cure e trattamenti farmacologici.
In quanto trattamenti medici di cui alcuni prevedono la somministrazione di farmaci, si specifica che ogni terapia deve essere seguita da uno specialista al fine di valutare quale sia il tipo di percorso più adatto al paziente.
Attualmente, alcuni emangiomi sono trattati con iniezioni di “corticosteroidi”, le quali hanno una funzione antinfiammatoria e sono capaci di accelerare la regressione del tumore.
Gli steroidi oltre che iniettati possono essere assunti anche per via orale o direttamente sulla pelle come pomate.
Negli ultimi anni, poi, ha ottenuto riscontro nell’ambito della battaglia contro l’emangioma infantile l’uso del “propanololo” capace di influire sui livelli di pressione sanguigna.
Mentre è in fase di sperimentazione, una cura di carattere “topico”, composta da elementi come “betabloccanti e timololo”, al fine di ovviare all’uso di farmaci.
Va, inoltre, segnalata la possibilità di intervenire sull’emangioma con il trattamento laser, efficace, però, solo nel caso si tratti di uno specifico emangioma, quello superficiale.
Emangioma infantile: interventi chirurgici
L’emangioma infantile, soprattutto nella sua manifestazione più profonda, può pur regredendo in modo naturale lasciare dei segni sulla pelle e incidere sulla funzionalità di alcuni organi tra cui l’apparato visivo, in tali casi è prevista la possibilità di effettuare degli interventi di chirurgia plastica volti ad eliminare gli inestetismi.
L’intervento chirurgico nel caso di emangioma infantile, è consigliabile solo nei casi più gravi della formazione tumorale, ovvero laddove si manifesti dolore e le terapie farmacologiche non risultino efficaci.
Tra gli interventi, da effettuarsi solo in apposite strutture e presso specialisti in materia, sono previsti oltre all’asportazione dell’emangioma e, in alcuni casi, dell’organo leso, la possibilità di ricostruire l’arteria che alimenta di ossigeno l’emangioma.