Tra le sindromi più diffuse del millennio e, purtroppo, in continua crescita, l’autismo è anche una delle malattie più studiate e su cui si fa più ricerca. Del resto, i disturbi dello spettro autistico – per essere più precisi – sono talmente tanti e vari che colpiscono in maniera differente una gran fetta della popolazione. Inoltre, tali disturbi sono nocivi tanto per chi ne è affetto tanto per chi si prende cura del paziente, spesso piccolo: le famiglie in cui sono presenti bambini autistici risentono molto dei disturbi dei loro cari, anche la qualità della loro vita è pesantemente compromessa.
A questo proposito molte ricerche sono concentrate sull’alleviare i comportamenti più negativi, pericolosi per sé e per gli altri, sono, quindi, volte a migliorare la qualità della vita dei pazienti e di chi li circonda – in attesa di scoperte rivoluzionarie su cosa realmente generi l’autismo e su come sia possibile debellarlo.
Negli ultimi anni stanno prendendo piede ricerche mirate allo sviluppo di prodotti indossabili – un po’ come per la tecnologia, i wearable (dall’inglese to wear, indossare, appunto) sono l’ultima frontiera: vuoi perché sono pratici, vuoi perché a diretto contatto con il corpo del paziente offrono feedback costanti e continui, vuoi perché utilizzabili anche a casa, non solo esclusivamente durante le terapie mediche o fisioterapiche.
Ad esempio il dispositivo in fascia per bambini autistici MenteAutism fa parte di questa categoria di prodotti terapeutici indossabili anche in ambito domestico. La novità del dispositivo Menteautism sta nella sua semplicità d’uso e versatilità: due aspetti fondamentali quando si tratta di terapie da applicare a piccoli pazienti autistici. L’importanza che il dispositivo in fascia per bambini autistici sia comodo da usare e che il trattamento avvenga a domicilio è importante tanto quanto il trattamento stesso.
Il dispositivo si basa sulla tecnica del neurofeedback: termine di origine inglese che sta ad indicare tutte quelle applicazioni terapeutiche fondate sulle risposte neurologiche in tempo reale del paziente che fanno sì che il dispositivo produca ben precisi impulsi per indirizzare il comportamento (muscolare, cerebrale, fisico insomma) del paziente.
Tutto ciò, nel caso del dispositivo in fascia Menteautism avviene per mezzo del controllo con elettroencefalogramma (ECG). Dietro supporto continuo e programmato di specialisti del settore, il bambino indosserà a orari e per periodi programmati la fascia come fosse un ordinario cappellino, mentre si trova a casa. Questo già favorisce la terapia perché questo tipo di dispositivo in fascia per bambini autistici non è invasivo, né ingombrante, permette al bimbo di praticare le sue attività quotidiane senza alcun disturbo: allo stesso tempo, però, starà facendo una terapia. Come dire che si “unisce l’utile al dilettevole”.
Una volta indossata, la fascia inizierà a rilevare tramite EEG le onde cerebrali del piccolo paziente e sulla base di queste fornirà degli impulsi al sistema nervoso di modo da modulare le onde presenti nel cervello e, di conseguenza, i comportamenti più estremi del bambino. Difatti, la scienza ha appurato che nei bambini affetti da sindromi dello spettro autistico c’è uno squilibrio di onde cerebrali, con una netta prevalenza di onde corte.
Il dispositivo in fascia Menteautism è volto al riequilibrio di tale sistema, diminuendo la produzione durante la veglia di onde delta, per far sì che aumenti la concentrazione e diminuisca l’iperattività, tipica dei soggetti autistici. Una sorta di neuro-regolazione, se così si può dire, che già ha dato i suoi frutti in passato quando applicata a pazienti affetti da sindrome da deficit di attenzione, epilessia, iperattività che in comune con i bambini affetti da autismo hanno in comune le alterazioni comportamentali sociali e fisiche che compromettono seriamente la vita quotidiana anche e, soprattutto, nelle relazioni sociali.
Il dispositivo in fascia per bambini autistici è pensato e voluto per un uso domestico, è costituito dalla fascia, appunto, che si occupa di registrare i dati dell’ECG, un software di lettura dati e due auricolari che inviano i segnali alla mente del bambino convertendoli in una musica con toni binaurali. Già dopo poche settimane i risultati saranno apprezzabili, il comportamento del bambino sarà significativamente migliorato così come la qualità della vita di tutta la famiglia.